Benvenuti a Playground
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Playground

Workshop di design del gioco e del playground ‘da strada’

Il progetto Playground prende spunto dalla partecipazione al corso Artclicks tra marzo e luglio 2018 di Emily, Marianna, Giovanna e Svetlana.

Dall’equipe di progetto è nata una riflessione comune sull’utilizzo dello spazio pubblico e delle pratiche sociali ad esso collegato. Abbiamo scelto il gioco come veicolo di comunicazione in quanto patrimonio culturale immateriale, fortemente legato alle proprie storia, origini e tradizioni, ma allo stesso tempo punto di incontro visivamente connotato: il playground.

Il playground, letteralmente campo di gioco, è lo spazio fisico dedicato all’attività ludica di strada e spazio simbolico dove si costruiscono le interazioni. Chiunque vi entri perde la sua connotazione identitaria per diventare un player, un giocatore.

Il workshop mira alla creazione di una dinamica di gioco e all’allestimento di un playground ‘da strada’, uno spazio che favorisca le interazioni e la nascita di dinamiche inclusive, i cui elementi principali sono la temporaneità, la modularità e la facile riproducibilità dei suoi elementi.

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La sfida principale di questo progetto è andare oltre una nozione statica di patrimonio considerato come eredità di diritto – di nascita. Si vuole invece pensarlo come una ricchezza culturale da rimodellare, contaminare, rinegoziare, ricostruire nei propri significati.
Nel nostro contesto attuale, ossessionato dall’identità come ultima linea di demarcazione tra coloro che “appartengono” e coloro che “non appartengono”, ripensare il patrimonio da una prospettiva interculturale apre nuovi modi di considerare la partecipazione attiva e la cittadinanza.

Di particolare importanza nella creazione del nostro percorso è stata la mostra “La strada dove si crea il mondo” e il tema della rigenerazione urbana attraverso la vita negli spazi pubblici.

Vogliamo usare Playground per offrire alle comunità e alle istituzioni uno spunto per ripensare lo spazio pubblico come luogo in cui, tramite gioco e design, si crea interazione, relazione e dialogo. Ospitato dal Museo MAXXI, il workshop Playground dimostra come i musei riescono a rivolgersi anche a chi abitualmente non frequenta il museo per diventare un luogo vitale, un punto di riferimento, di incontro e scambio per tutta la comunità locale.

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Per realizzare un modello facilmente replicabile, che contenga in sè elementi di carattere universale, capaci di adattarsi in contesti molto diversi tra loro per contesto urbano e partecipanti, la ricerca avviene in due contesti molto diversi.

Abbiamo costruito un percorso studiato appositamente per adattarsi a differenti realtà urbane e sociali: noi lo stiamo mettendo in atto nei due contesti diversi in Lazio: Roma presso il MAXXI e Aprilia presso il Liceo Statale “A. Meucci”.

Nei prossimi post ecco tappa per tappa come si svolge il progetto.

Il piacere di giocare 
Abbiamo creato il gruppo attraverso il gioco e stimolato il piacere di giocare come valore pedagogico. Condotto dall’Associazione Culturale Liscìa (associazione di ludopedagogiste), è dedicato alla creazione di una dinamica di gioco per un gruppo di lavoro affiatato.

La piazza che gioca
La proposta di Francesca Berti (ricercatrice Università di Tübingen), è incentrata sulla scoperta della varietà e della ricchezza dei giochi di strada nelle diverse culture del mondo. L’obiettivo è la conoscenza dei giochi tradizionali di strada come esperienza condivisa e dunque luogo di incontro tra le culture. La riflessione finale verte, inoltre, sulla percezione dello spazio del gioco, delle sue regole e delle possibilità creative e di continua reinvenzione che il gioco permette.

Design del playground
Condotto dal collettivo di architettura Orizzontale si focalizza sulla progettazione, la creazione e all’allestimento di un playground ‘da strada’ utilizzando forme archetipe come triangolo, quadrato e cerchio. Gli elementi fondamentali sono la temporaneità, la modularità e la facile riproducibilità.

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Playground è stato coordinato da
Emily Dellheim e Marianna Frattarelli

Con la partecipazione di Giovanna Rocchi, Svitlana Antiushyna

Tutor di progetto: Giulia Cardona, Project Assistant Progetto Art Clicks | MAXXI

Partner
Associazione Liscìa
Associazione Giochi antichi, Francesca Berti
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (ICDe)
Orizzontale
Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Genova

Ringraziamenti
Marta Morelli, Project Manager MAXXI Progetto Art Clicks
ECCOM – Idee per la cultura
Stavros Niarchos Foundation
Gloria Paris
Centro di accoglienza per minori “La Pergola” Cisterna di Latina (LT)
Responsabile del progetto ArteMigrante Lavinia Bianchi (LT)
Liceo Statale Antonio Meucci di Aprilia Dirigente scolastico Laura De Angelis, Referente ASL Elena Grieco(LT)
Arcadia University in Rome, Roma
Laboratorio53, Roma

Foto e riprese
Lulù Cancrini e Marco Varriale, Moonchausen