Nel 2017 la Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MIBACT, ha invitato il Comitato delle Fondazioni Italiane di arte contemporanea a realizzare azioni di intervento nelle scuole sui temi della riqualificazione culturale delle periferie, della partecipazione e relazione tra giovani e arte contemporanea, nel segno del progetto comune La democrazia delle moltitudini.
La Fondazione Pastificio Cerere ha risposto all’invito con il progetto di alternanza scuola-lavoro Non dirmi che hai paura dell’artista Pietro Ruffo, con la collaborazione del fotografo Ottavio Celestino, a cura di Marcello Smarrelli e realizzato in collaborazione con il centro diurno CivicoZero e Amnesty International.
Il progetto ha coinvolto 25 studenti dell’Istituto “Piaget – Diaz” e un nucleo di ragazzi del centro diurno per minori stranieri non accompagnati “CivicoZero” in tre giornate di workshop presso il Pastificio Cerere durante le quali è stata realizzata un’opera d’arte collettiva.
Nelle tre giornate, i ragazzi hanno sperimentato l’incontro con diverse etnie, la ricerca di un linguaggio comune e il superamento delle barriere difensive, arrivando a scoprire un modo diverso di stare insieme e di conoscersi mutuato dal linguaggio universale dell’arte.
Nello studio del fotografo Ottavio Celestino, i ragazzi sono stati ritratti fianco a fianco, assumendo una varietà di pose, come dei tableaux vivants. Pietro Ruffo ha poi trasformato gli scatti in bozzetti. Sono stati infine i ragazzi a realizzare la grande opera, poi donata alla scuola ed esposta nel punto di maggior passaggio.
I disegni di Pietro Ruffo, proiettati con delle lavagne luminose su una grande cartina del Quadraro, sono diventati quadro grazie al lavoro collettivo di tutti i partecipanti.
Questo momento di scambio e integrazione ha dimostrato quanto sia importante investire sulla formazione, sulle possibilità di incontro e di relazione per trasmettere ai giovani una conoscenza adeguata dei fenomeni migratori ed evitare il rischio di chiusure e pregiudizi.
Non dirmi che hai paura rientra nel programma Curare l’educazione, attraverso il quale la Fondazione Pastificio Cerere da molti anni propone una serie di attività educative, basate sull’apprendimento esperienziale e lo scambio di conoscenze, dimostrando quanto l’arte svolga un ruolo fondamentale per la formazione e la crescita delle nuove generazioni.