Entrando negli spazi di CivicoZero si percepisce da subito il clima di fermento culturale e artistico che contraddistingue questo straordinario luogo.
CivicoZero è un centro diurno di Roma per minori non accompagnati: dal 2009 a oggi qui sono passati oltre diecimila ragazzi venuti in Italia da soli senza genitori. Ragazzi che vivono in situazioni di marginalità sociale e devianza, sottoposti a rischio di sfruttamento e abuso che qui trovano un posto sicuro in cui passare le giornate e in cui gli viene offerto supporto, orientamento e protezione.
Nato dalle ceneri di alcuni progetti dell’organizzazione internazionale Save the Children, dal 2011 CivicoZero è una cooperativa finanziata da Save The Children, in cui lavora un team multidisciplinare di avvocati, psicologi, un’antropologa, mediatori culturali e insegnanti di fotografia, video-making, musica e percussioni, coordinati nell’offrire ai ragazzi un percorso volto a garantire il miglioramento delle condizioni di vita, il rispetto dei loro diritti e gli strumenti per esprimersi ed emanciparsi.
CivicoZero si trova nel quartiere di San Lorenzo, punto di passaggio e di ritrovo di tanti migranti, e offre a tutti i servizi di base, come cibo, docce e vestiti. L’associazione, infatti, adotta la metodologia della bassa soglia: l’unico requisito per accedervi è l’età. CivicoZero propone un percorso di inclusione che mira a rendere gli utenti consapevoli delle proprie possibilità attraverso i laboratori artistici e visite della città “per vedere e farsi vedere”, e un percorso di integrazione realizzato attraverso i corsi di lingua, l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro.
A presentare CivicoZero sono stati Ilaria Olivieri (CivicoZero), Antonella Inverno (Save The Children) e Yves Legal (CivicoZero), che ci ha parlato del laboratorio di fotografia e, attraverso il suo racconto dell’esperienza di Mohamed Keita e l’incontro con Morteza Khaleghi e Loni Mjeshtri (ex utenti di CivicoZero), di come questa passione ha illuminato il loro percorso personale e lavorativo. Fotografare vuol dire più che scattare una foto, vuol dire imparare a osservare e a interpretare le emozioni, il mondo e le persone, vuol dire sperimentare la propria capacità di esprimere la propria visione in un linguaggio significativo e comprensibile agli altri.
Siamo stati poi ospiti del Maggiore Paolo Longo all’Esercito della Salvezza, la più grande organizzazione missionaria cristiana al mondo, dopo la Chiesa Cattolica.
Il centro accoglie circa trecento bisognosi nel suo centro sociale in via Degli Apuli, offrendo loro un letto e due pasti al giorno e, insieme ad essi, pensionati a basso reddito e studenti fuori sede. È inoltre attivo il soccorso invernale ed estivo per i senza tetto e un centro diurno, l’Accademia dello Zazer. Coordinato dalla Dott.ssa Simona Magazzù, il centro promuove attività di ascolto e di gruppo, sostegno psicologico-medico-legale e tanti laboratori attraverso i quali le persone tornano a riscoprire la quotidianità, le relazioni, le abilità e competenze e il piacere della creazione.