Bolzano e la sua utopia del possibile è un progetto dell’ufficio Bilinguismo e Lingue straniere della Ripartizione Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, nasce dal laboratorio di progettazione interculturale Art Clicks, promosso da MAXXI -Museo nazionale delle arti del XXI secolo, ECCOM -Idee per la Cultura, con il supporto della Fondazione Stavros Niarchos.
L’Ufficio bilinguismo ha diverse competenze istituzionali con obiettivi complementari, tra cui favorire la conoscenza delle lingue straniere e promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle altre culture. Imparare una nuova lingua non significa infatti solamente “poter comunicare”, ma implica anche accostarsi e confrontarsi con la cultura da cui proviene. Perché in sostanza “lingua è cultura”.
Bolzano e la sua utopia del possibile si inserisce nella cornice di “NARRADICI – Progetti di narrazione per una cointegrazione radicale” che, coinvolgendo diversi enti ed alcuni istituti scolastici della capitale, intende realizzare una integrazione tra e con le diverse culture rappresentate dai diversi componenti delle classi scolastiche, in particolare quelle con presenza di studenti stranieri, attraverso una riflessione condivisa sul concetto di “radice”, intesa come cultura di origine, di provenienza e di appartenenza di ciascuno di noi. Si intende stimolare i partecipanti alla ricerca delle proprie radici, indagate attraverso le storie, le leggende e i miti legati ai luoghi di nascita e provenienza propria e della propria famiglia.
“Bolzano e la sua utopia del possibile” rappresenta la declinazione di “NARRADICI” contestualizzata nel territorio della provincia di Bolzano. E’ realizzato in collaborazione con l’Ufficio Cultura italiana, l’Intendenza Scolastica italiana, il Museo Civico di Bolzano, la Biblioteca culture del mondo, il Teatro Stabile di Bolzano, il Museo Pons Drusi e coinvolge due seconde classi dell’Istituto Tecnico per le Costruzioni, Ambiente e Territorio a Bolzano A. e P. Delai.
Obiettivo del progetto è accompagnare un gruppo di studenti delle scuole superiori sulle tracce della “Bolzano del passato e del presente”, visitando diversi luoghi significativi della città, per stimolare la visione di una possibile utopia per la “Bolzano del futuro”, che risponda almeno in parte a desideri e bisogni della società plurilingue e multiculturale che loro stessi abitano.
Nel percorso i ragazzi saranno coinvolti in un processo di comprensione della complessità socio-culturale contemporanea, intesa a una valorizzazione e inclusione delle diversità culturali. Si intende educarli alla cittadinanza in materia di giustizia sociale e politiche culturali, favorendo nel contempo la scoperta della propria individualità per comprenderne la natura “interculturale”.
La fase pre-progettuale si è svolta nei mesi estivi 2018, durante i quali si sono attivate le collaborazioni con gli enti e le associazioni di interesse, individuando il target di destinazione.
La scelta dei partecipanti è ricaduta sui ragazzi dell’Istituto per geometri in virtù della componente multiculturale delle due classi e in considerazione del loro percorso formativo. Da un lato quindi viene sottolineata la rilevanza delle origini da diverse regioni d’Italia e luoghi del mondo, dall’altro il valore dello studio del territorio di appartenenza anche in un’ottica progettuale.
Le tappe fondanti del percorso sono l’esplorazione delle origini storiche della città, l’indagine sulle proprie origini e i luoghi di provenienza dei famigliari e la visita della città di oggi. La raccolta della memoria storica personale si è avvalsa di diversi linguaggi, come trascrizioni di interviste, scritti, fotografie e video-interviste. Per concludere con un lavoro di sintesi sulla visione e sulla collocazione che ognuno dei ragazzi individua per sé nelle mappe di Bolzano, disposte sulla linea del tempo “passato-presente-futuro”.
Novembre-dicembre 2018
I ragazzi visitano il Museo Civico, dove viene conservata la Pietra miliare dell’Imperatore Claudio, simbolo della “romanità altoatesina”, punto di partenza dell’intero percorso.
A condurre la visita è stato Stefan Demetz, direttore del Museo.
Visitano il Museo Pons Drusi, custode di testimonianze di epoca romana del 1. secolo d.C., venute recentemente alla luce durante la costruzione di un centro anziani. L‘insediamento, probabilmente base di un tempio o di un monumento, sorgeva all‘incrocio tra la strada romana lungo la Val d‘Isarco e la Via Claudia Augusta lungo la Val d‘Adige.
A condurre la visita sono stati due eruditi ospiti degli appartamenti del centro anziani.
Le visite museali sono state supportate e integrate con il lavoro condotto in classe.
I ragazzi sono ospiti della Biblioteca culture del mondo. Mauro Di Vieste, responsabile della biblioteca, coglie spunto dalle origini dei ragazzi per raccontare storie e suggerire riflessioni sulle relazioni e interconnessioni tra paesi del mondo. I ragazzi consultano libri proposti e curiosano tra le offerte della biblioteca.
Chiara Visca, referente del laboratorio Teatro e Storytelling, incontra i ragazzi a scuola. In un contesto di relazione e di scambio, fornisce ai ragazzi le indicazioni di contenuto per la raccolta delle testimonianze.
Il tema chiave su cui sviluppare l’output del progetto è: “i luoghi di ritrovo, gli spazi condivisi nel passato, nel presente, nel futuro”. La memoria dei nonni va indagata su due dimensioni:
- un luogo di incontro (usuale, preferito), quando avevano la tua età
- un luogo di festa nei ricordi
Coinvolgimento dello studente:
un luogo di festa importante per te
gennaio –febbraio 2019
Marina Baldo, video-maker del video di progetto e referente per le riprese, incontra i ragazzi per dare indicazioni tecniche per la realizzazione delle video-interviste con il cellulare e la composizione di slideshow di foto, affinché diventino prodotti fruibili su Instagram.
Viene attivato l’account Instagram e viene caricato il primo post-intervista
#bolzanoelasuautopiadelpossibile
Un gruppo di ragazzi assiste allo spettacolo “Il canto della caduta”, di e con Marta Cuscunà, nella “Stagione Gries,
Galleria Telser” curata dal Teatro Stabile di Bolzano. “Il canto della caduta fonde tecnologia e mito, grazie alla presenza di dieci pupazzi meccanici.” (Marta Cuscunà)
I ragazzi partecipano al laboratorio teatrale con Marta Cuscunà, presso il Centro Trevi. Ripercorrono sia i complessi accadimenti drammaturgici dello spettacolo ripresi dal ciclo epico ladino dei Fanes, sia gli step nella realizzazione delle scene e dei pupazzi. Argomentare dietro le quinte la sofisticata combinazione tecnico-drammaturgica a cui hanno assistito in scena è fonte di particolare interesse.
aprile 2019
I ragazzi escono con i docenti in giro per la città, visitano e fotografano i luoghi maggiormente rappresentativi della Bolzano del presente.
Chiara Visca e Michela Benvenuti incontrano i ragazzi a scuola. Li guidano nella riflessione e nella realizzazione delle mappe “Bolzano del passato – presente – futuro”. Il lavoro continua in classe con i rispettivi docenti. Non sempre le idee e le connessioni nascono nel momento richiesto.
Work in progress..
Maggio 2019
. Produzione del video documentale di progetto.
. Presenza e presentazione del progetto in occasione della conferenza finale del progetto Artclicks.
. Presentazione pubblica e istituzionale del progetto presso il Centro Trevi di Bolzano.