Gli appuntamenti con Liscìa nell’ ambito del progetto Playground proseguono a Roma, ospiti del museo MAXXI.
I players di Roma sono un gruppo di giovani adulti provenienti da 4 continenti e da 16 città diverse, che parlano 7 lingue diverse e che hanno trascorso un numero diverso di mesi o anni in Italia. Nessuno tra loro è nato qui, ma dato che tutte le strade portano a Roma, adesso ci si trova insieme nella Città Eterna. Ci si incontra con il pretesto di giocare.
Entriamo nell’Edulab del museo come sconosciuti…sconosciuti agli altri e al posto che ci accoglie; chiudiamo l’incontro conoscendo noi stessi, gli altri e il museo un po’ meglio. Le attività sono studiate per mimare le dinamiche della strada, già indagate dalla mostra al MAXXI “La Strada: dove si crea il mondo” –, ricostruendone suoni, ritmi, e rapporti.
Grazie alle proposte di Liscìa, perdiamo le nostre singole connotazioni identitarie, entrando in dinamiche relazionali di tipo inclusivo. Sperimentiamo, con occhi chiusi, il contatto fisico con l’altro, memorizzando la loro mano. Proviamo la vulnerabilità e il potere di essere guidato da uno sconosciuto. Diamo ascolto all’altro, nella propria lingua madre. Usiamo oggetti comuni, quotidiani, dando loro nuovi significati collettivi. Tre ore di questo, prima di scambiarci i nomi! E quando ci presentiamo con i nostri nomi, ci conosciamo già in realtà in modo molto più profondo.
In seguito esploriamo il museo insieme, pensando ai temi del gioco, del potere di un gruppo, degli aspetti universali della strada e dello spazio pubblico – immagini, odori, suoni, sogni.
Concludiamo il modulo mettendo insieme i player di Roma con i player di Aprilia, tutto mischiato nel contenitore dello spazio sacro del campo da gioco, all’interno del contenitore del museo.
Qualche parola del giorno: contatto, collaborazione, fiducia, gruppo, condivisione, felicità.