Come è possibile, all’interno di un museo ottenere un giusto equilibrio tra rigore scientifico, comunicazione emozionale e partecipazione attiva del pubblico?
Maria Grazia Panigada (Direttore artistico della prosa del Teatro Donizetti e del Teatro Sociale di Bergamo) ci ha parlato delle narrazioni in chiave autobiografica e della mediazione interculturale nelle esperienze realizzate in collaborazione con la Pinacoteca di Brera a Milano, la GAMeC di Bergamo e con il Pime – Museo dei Popoli di Milano.
Nei musei contemporanei è centrale il rapporto con le comunità dei pubblici e sono molte le potenzialità che possono essere sviluppate coinvolgendo e dando voce alle persone, soprattutto se si tratta di “nuovi cittadini” che, con la loro diversa provenienza culturale, sono fonte di arricchimento per il museo e i visitatori autoctoni. Sono molti, infatti, gli effetti benefici della narrazione teatralizzata delle opere del museo. Esso impreziosisce le proprie collezioni di nuovi significati e suggestioni, si racconta attraverso il linguaggio proprio delle storie dei narratori, preziose, uniche e allo stesso tempo vicine al vissuto di ognuno. L’approccio emotivo facilita la costruzione di nuove conoscenze e la comprensione, specialmente da parte di un pubblico non esperto, della possibilità di sviluppare autonomamente una lettura personale delle opere, in stretta risonanza con il proprio vissuto. Un aspetto significativo per i mediatori è la possibilità di attribuire senso, di ri-dare senso e di trasformare il senso delle collezioni: questo produce un sentimento di appartenenza.
Il pomeriggio è stato dedicato alle testimonianze di esperienze e progetti “sul campo”: Elisabetta Furlan, docente del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti “Il Faro”, ha raccontato dei progetti interculturali nella scuola per adulti e Dimitri Evangelou, dell’Associazione Archetipo, ha parlato dei progetti di solidarietà sociale e interculturali realizzati utilizzando spazi agricoli, orti e giardini. Evangelou mette in relazione l’attività di orticultura con miti, leggende, usi, costumi, canti e danze che hanno popolato la sua infanzia.