Abbiamo incontrato Paolo Masini per parlare di “MigrArti”, il programma del Ministero dei Beni e attività culturali e del turismo che rende possibile la realizzazione di progetti di cinema e spettacolo dedicati alle diverse culture presenti oggi in Italia.
Con un impegno economico sempre crescente, “MigrArti” sostiene progetti che vogliono raccontare storie di vita e di diverse culture che vivono il processo di integrazione nel tessuto sociale del nostro Paese, attraverso i linguaggi della danza, del teatro, del cinema e dell’animazione.
Il progetto “MigrArti” è nato nel 2016 con l’obiettivo di coinvolgere le comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia, puntando soprattutto su i cosidetti G2, i giovani di seconda generazione che fanno parte integrante, dal punto di vista umano, economico, culturale e lavorativo, del tessuto sociale del nostro Paese.
L’obiettivo è di contribuire alla valorizzazione e alla diffusione delle culture di provenienza delle comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia, con la convinzione che i linguaggi dell’arte possano contribuire, con leggerezza ed efficacia, allo sviluppo della reciproca conoscenza, del dialogo interculturale e dell’inclusione sociale.
Palcoscenico d’eccezione per i 29 vincitori di MigrArti Spettacolo quest’anno è la Capitale Europea della Cultura 2018: Palermo, Laboratorio del Dialogo tra le Culture. Proprio riconoscendo alla città di Palermo il suo ruolo di cerniera tra culture, arti e tradizioni cresciute sulle sponde del Mediterraneo, e non solo, sono stati scelti progetti ed eventi, tra i quali “MigrArti”, che possano indagare la complessità e le sfide del presente legate ai temi dell’intercultura e dell’integrazione.