I partecipanti al progetto Art Clicks si trasferiscono per un giorno al Museo delle Civiltà per conoscere una tra tante iniziative portate avanti dal museo nel campo dell’intercultura con Rosa Anna Di Lella (Antropologa,  MiBACT) .

Avremo modo di incontrare in altri appuntamenti Rosa Anna Di Lella e Vito Lattanzi, che dal 1987 al 2016 è stato Responsabile dei Servizi Educativi e Direttore della Sezione “Culture del Mediterraneo” al l Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” (da settembre 2016 diventato Museo delle Civiltà , grazie al raggruppamento del “Pigorini” con il Museo delle arti e tradizioni popolari “Lamberto Loria”, il Museo d’arte orientale “Giuseppe Tucci”, il Museo dell’alto Medioevo “Alessandra Vaccaro” e l’ex Museo coloniale italo-africano di Roma)

Le scienze demo-etno-antopologicheha hanno dato un contributo straordinario nella promozione del dialogo interculturale: le collezioni extraeuropee dei musei etnografici, catalizzano l’interesse del pubblico soprattutto sulla diversità culturale dei popoli. Per questo motivo, essi costituiscono una risorsa per ogni processo educativo incentrato sul riconoscimento delle differenze e la promozione del dialogo interculturale tra i diversi pubblici. Con questa consapevolezza,  il Museo “L. Pigorini”, già dall’inizio degli anni Novanta, ha investito nell’educazione al patrimonio e promosso una didattica delle differenze, partecipando dal 2007 a progetti interculturali.

Oggi siamo qui per visitare la mostra partecipativa  “The Making of a point of view- sguardi sulle collezioni indonesiani e malesi, che presenta quattro diverse visioni raccolte intorno ad una selezione di oggetti provenienti da Malesia e Indonesia.

La mostra si inserisce nell’ambito del progetto europeo SWICH – Sharing a World of Inclusion, Creativity and Heritage. Ethnography, Museums of World Culture and New Citizenship in Europe  sostenuto dal Programma «Europa Creativa» 2014-2018. Da settembre 2014, dieci musei europei stanno riflettendo sul ruolo dei musei etnografici di fronte alle trasformazioni della società europea in un’ottica multiculturale. La finalità del progetto è potenziare il ruolo e incrementare la visibilità dei musei di Etnografia e dei “World Culture Museum” in quanto centri di incontro culturale, di dialogo aperto, di creazione innovativa e di conoscenza a partire dalla collaborazione nazionale e internazionale.

Al Museo “L. Pigorini” è venuto a trovarci anche il coro interculturale “Quintaumentata” del quartiere Tor Pignattara di Roma, che ci ha raccontato dell’esperienza quasi ventennale del coro e di come questo sia stato per il quartiere luogo di incontro e di amicizia tra persone con origini tra loro lontane. Per noi hanno cantato alcuni brani del loro repertorio tra cui “Gelem Gelem”, inno del popolo Rom che parla della diaspora e “Dormi”, dedicata al dramma delle migrazioni odierne nel Mediterraneo.